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La Polizia provinciale marcia contro la Regione

L'assemblea dei lavoratori ha proclamato lo stato d'agitazione: il 6 e il 7 ottobre gli agenti saranno in presidio sotto il Consiglio regionale

"Basta con lo scaricabarile". E' questo il grido di disperazione che si è levato dall'assemblea dei lavoratori della Polizia provinciale, che si è riunta questa mattina a Firenze alla presenza dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.

Un'assemblea indetta alla vigilia di un Consiglio regionale che vedrà la Giunta regionale, tra martedì e mercoledì prossimi, impegnata in una relazione davanti all'aula proprio sullo stato dell'arte del passaggio di competenze tra Regione e Province.

"Nel trasferimento delle funzioni dalle province alla Regione – hanno denunciato i sindacati in una nota congiunta al termine dell'assemblea – si rischia di guardare solo a logiche ragionieristiche sul costo del personale, dimenticando del tutto i servizi alla collettività e la delicatezza delle funzioni svolte. Così però si spazzerebbe via un patrimonio di competenze e operatività importanti. Basti pensare alla tutela e controllo ambientale e sui rifiuti, agli interventi sanzionatori e di vigilanza sulle strade provinciali, a tutta l’attività di protezione e intervento su materia di caccia e pesca".

Non è chiaro, lamentano i lavoratori, in che modo verranno ridistribuiti nei diversi enti i circa 200 agenti della provinciale, così come non è chiaro se a un passaggio di competenze ne seguirà uno di risorse.

"Su questo – ha sottolineato Flavio Gambini della Uil-Fpl toscana – chiediamo alla Regione e all’Upi di trovare soluzioni responsabili, che mantengano l’operatività del corpo di polizia, ma ad oggi assistiamo ad un rimpallo che oggettivamente sconcerta. La Regione deve fare chiarezza sui fabbisogni degli agenti per gestire le funzioni che ha ripreso, mentre tutte le Province devono garantire, in attesa della riforma costituzionale, quella parte di servizi rimasta di loro competenza”.

“Il gioco a cui si assiste – ha detto Debora Giomi, segretaria regionale Fp-Cgil – è viceversa quello di alzare le braccia e dire che la maggioranza del personale può e deve transitare nella polizia municipale, dove però il coordinamento di queste funzioni è assente e gli agenti non potranno garantire il servizio alla collettività”.

“Quando si procede ad attuare le riforme – aggiunge il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica toscana, Marco Bucci – occorre grande attenzione alle scelte organizzative e alle misure che si intendono mettere in campo. Sulla Polizia provinciale invitiamo Giunta e Consiglio Regionale ad aprire una riflessione veloce che supporti la Presidenza della Regione per valutare risposte adeguate nell’interesse dei cittadini”.

Per tutte queste ragioni i lavoratori martedì 6 e mercoledì 7 ottobre saranno in presidio sotto la sede del Consiglio regionale in via Cavour a Firenze.