Cronaca

La procura militare: "Il parà Scieri fu ucciso con crudeltà"

Chiuse le indagini sulla morte di Emanuele Scieri in cui viene ipotizzato il reato di violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato

Emanuele Scieri

La procura militare ha concluso le indagini sulla morte del parà Emanuele Scieri, morto a 26 anni il 13 Agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Il reato ipotizzato è "violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato, commesso in concorso" dai tre indagati, all'epoca caporali.

Secondo la ricostruzione della procura militare, i tre avrebbero sorpreso Scieri mentre stava telefonando in caserma e, per punirlo (le telefonate erano vietate), lo avrebbero picchiato e poi costretto a salire su una torre da cui lo fecero precipitare. Dopo un tragico volo di almeno 5 metri, il giovane sarebbe stato lasciato a terra, ancora vivo ma in agonia, fino a quando è spirato. Se qualuno lo avesse soccorso, probabilmente si sarebbe salvato.

Il procuratore generale Marco De Paolis si appresta quindi a chidere il rinvio a giudizio per i tre indagati.

"Siamo rincuorati da questa notizia - ha commentato la mamma di Scieri - Isabella Guarino - Noi da anni aspettiamo solo verità e giustizia".