Politica

La protesta arcobaleno contro l'omofobia

Un centinaio di persone ha partecipato al presidio del movimento gay lesbo, contro il convegno organizzato da Manif pour tous in consiglio regionale

I manifestanti si sono presentati con decine di palloncini colorati e hanno srotolato uno striscione con scritto "No Omofobia" per protestare contro il convegno intitolato "L'ideologia gender all'attacco delle libertà di educazione ed espressione", organizzato nel palazzo sede del Consiglio Regionale della Toscana, da parte dell'associazione Manif pour tous e dai gruppi consiliari di Fratelli d'Italia e Nuovo Centrodestra. Un convegno cui ha preso parte anche l'ex parlamentare e cofondatore del Pd, l'antibortista Mario Adinolfi.

Tra i manifestanti, invece, molti consiglieri regionali di maggioranza: da Mauro Romanelli di Sel a Daniela Lastri e Vanessa Boretti del Partito Democratico. Ma anche gli ex sfidanti nella corsa per diventare sindaco di Firenze, Tommaso Grassi, anche lui di Sel, e Miriam Amato, del Movimento 5 Stelle.
Tutti concordi nel definire Manif pour tous, un'organizzazione volta a promuovere l'omofobia il sessismo e l'intolleranza.

"Abbiamo preso parte al presidio - hanno detto all'unisono Boretti e Lastri - per ribadire quanto sia importante non creare o alimentare discriminazioni intorno a tutto quello che riguarda gli orientamenti sessuali delle persone. Questo significa contrastare atteggiamenti omofobi, di cui purtroppo anche le nostre cronache sono piene".

Anche il presidente della Regione, Enrico Rossi,. si è dissociato dall'iniziativa con un post su facebook, cui ha aggiunto l'hashtag #NoOmofobia, specificando di non aver concesso il patrocinio al convegno, che comunque ha registrato una grande partecipazione.