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La rabbia del padre di Giovanni Lo Porto

"Non avremo nemmeno un corpo su cui piangere", si sfoga Vito, babbo del ragazzo ucciso da un raid statunitense in Pakistan e che oggi vive a Pistoia

L'ultimo contatto con il figlio risale a quattro anni fa: una lettera con scritto "papà, non ti preoccupare. Va tutto bene". Così Vito Lo Porto, padre di Giovanni, non ha mai perso la speranza di riabbracciare il figlio, ma ieri è arrivata la doccia fredda. 
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha infatti annunciato che il ragazzo sarebbe stato ucciso nel corso di un raid statunitense diretto contro Al Quaeda tra Afghanistan e Pakistan lo scorso gennaio.

Giovanni Lo Porto era finito nelle mani dei terroristi nel 2012, prima d'allora però aveva sviluppato un rapporto profondissimo con il paese mediorientale. "Il Pakistan era il suo grande amore - ha raccontato il padre Vito, che vive a Pistoia al quotidiano La Nazione -. Amava tutto di quel Paese e ora noi non avremo nemmeno un corpo su cui piangere". 

Tanta rabbia, ma anche incredulità nelle parole di Vito Lo Porto. "L'ultima volta che ho visto Giovanni è stato quattro anni fa - ha raccontato -. E' venuto a trovarmi senza avvisarmi perchè voleva farmi una sorpresa. Obama si è scusato, ma lui è morto. Non riesco a comprendere perchè si è atteso quattro mesi prima d dare la notizia. E come fanno a essere sicuri che sia lui?"