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La Regione 'assicura' il lavoro ai migranti

Il protocollo siglato con Anci e prefetture permetterà ai Comuni di ricevere un contributo per l'assicurazione anti infortuni dei profughi-lavoratori

Il fenomeno dei migranti impiegati come volontari per la cura del verde pubblico, piuttosto che per la pulizia dei corsi d'acqua o di specifici progetti è ampiamente diffuso in Toscana.

Grazie al protocollo siglato dall'assessore regionale all'Immigrazione Vittorio Bugli con il prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida e il presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni, ora però è anche normato ufficialmente.

In sostanza i Comuni avranno il compito di redigere progetti specifici che prevedono l'impiego di alcuni migranti volontari, la Regione provvederà a sostenere parte delle spese. 

"Daremo un contributo una tantum di 100 euro alle amministrazioni - ha detto Bugli - per pagare l'assicurazione ai lavoratori, piuttosto che il materiale anti infortunistico".

Il budget complessivo è di 100mila euro, il che significa che per ora sono mille i migranti che potranno presentarsi come lavoratori volontari: nei limiti del possibile si cercherà di affidarli compiti in linea con la loro formazione professionale.

"E' un accordo importante - ha detto Biffoni - perché in questo modo non solo si favorisce l'integrazione ma si evita che questi ragazzi, che spesso devono rimanere un anno in attesa di sapere si hanno ottenuto o meno lo status di rifugiati, passino tutto il tempo a fissare un muro".

"E' un protocollo che fa scuola - ha detto Giuffrida - che dovrà essere preso a modello in tutto il resto d'Italia".

Nel frattempo il bollettino degli arrivi si è aggiornato: in Toscana sono presenti circa 5.900 migranti, distribuiti in 415 strutture.