Lavoro

La rivolta anti-chiusure degli ambulanti

Si è conclusa davanti al Consiglio regionale la mobilitazione promossa da Assidea: 1.300 furgoni incolonnati per la riapertura dei mercati

Clacson, cori, una lunghissima colonna di centinaia di furgoni bianchi, un pacifico ma rumoroso assedio del Consiglio regionale. Stiamo parlando della mobilitazione dei commercianti ambulanti che vendono prodotti non alimentari, furiosi perché in zona rossa non possono lavorare anche se la loro attività si svolge interamente all'aperto, nei mercati. La manifestazione in Toscana è stata organizzata da Assidea, a Pistoia questa mattina e a Firenze nel pomeriggio, dove il corteo dei furgoni bianchi è partito dall'Osmannoro e lentamente, bloccando il traffico e creando qualche disagio, ha attraversato la città fino ad arrivare davanti al consiglio regionale, a due passi dal Duomo.

Gli ambulanti chiedono la riapertura dei mercati anche per chi non vende prodotti alimentari, l'apertura di un tavolo di crisi del settore, l'abolizione dei canoni di occupazione del suolo pubblico e dei contributi previdenziali per il 2021 nonchè  della richiesta di Durc (il documento che attesta la regolarità contributiva) per il rinnovo delle licenze che deve essere portato a termine entro Giugno.

A sostenere questa protesta sono arrivati a Firenze anche il senatore Gianlugi Paragone, esponente di ItalExit,  e il parlamentare e critico d'arte Vittorio Sgarbi. Presenti anche i consiglieri regionali di Fdi Francesco Torselli e Diego Petrucci e quello della Lega Marco Landi, il consigliere comunale, sempre della Lega, Andrea Asciuti.

Qui sotto il servizio tv con le interviste.