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Antichi mestieri, il futuro è digitale

Dopo essere sbarcati con i loro prodotti su Amazon, si apre una nuova sfida per gli artigiani toscani: digitalizzare la produzione. Gli aiuterà la Cna

Dialogare con il frigorifero o con l'aspirapolvere direttamente dal cellulare, realizzare prototipi in 3d di prodotti manifatturieri per studiarne pregi e difetti prima di avviare la produzione, stampare immagini direttamente su piastrelle di marmo appena uscite dai laboratori artigiani. 

Sono solo alcuni esempi di ibridazione, ovvero di sinergia tra imprese artigiane tradizionali e aziende hi-tech. Una sinergia made in Tuscany, che la Cna vorrebbe rendere sistematica. Per questo è nato il progetto Cna digitale toscana, un servizio offerto dall'associazione di categoria ai suoi 45mila associati per provare a uscire dalla crisi che contraddistingue il settore.

L'idea è quella di spingere le piccole imprese artigiane, che ancora hanno sistemi di produzione tradizionali, a lavorare in tandem con le decine di imprese dell'ict che ci sono in Toscana.

Esempi di ibridazione già compiuta ci sono: da Viper e Energy 3d Scan, nate in seno all'Università di Pisa, al fab lab di Firenze Lofoio all'Apuana Corporate. Esempi che la responsabile di Cna digitale, Francesca Mazzocchi presenterà venerdì 9 ottobre all'internet festival di Pisa alla presenza dell'assessore regionale all'innovazione Vittorio Bugli. L'obiettivo è quello di convincere la Regione a mettere in campo incentivi ad hoc per favorire questo tipo di integrazione tra tradizione e innovazione.

Anche perché ora il mercato c'è: fosse anche solo quello dei 285 milioni di potenziali compratori che ogni giorno danno uno sguardo alle offerte su Amazon.