Politica

Regionali, la società civile guarda a destra

Un gruppo di imprenditori ha lanciato #PassioneToscana, un laboratorio politico cui guardano con interesse molti rappresentanti del Nuovo Centrodestra

Da Giuseppe del Carlo ad Alberto Magnolfi, dall'ex senatore Udc Francesco Bosi al vicepresidente del consiglio regionale Roberto Benedetti. Sono in molti nel centrodestra toscano ad accarezzare l'ipotesi di candidare alla prossime elezioni regionali una figura proveniente dalla società civile. 

Per questo in molti si sono presentati alla prima uscita ufficiale del laboratorio politico #Passione Toscana, messo in piedi da un gruppo di imprenditori, prevalentemente maremmani, e coordinato da David La Mantia, docente di italiano e latino anche lui di Grosseto. All'incontro era presente anche il presidente della Camera di Commercio di Grosseto Giovanni Lamioni.

 "Ci hanno raccontato di una Toscana, terra dell'oro, con conti in ordine e una sanità straordinaria - ha spiegato La Mantia - ma si tratta di una bugia. Gli errori commessi da questa amministrazione, non ultimo il piano del paesaggio, sono numerosi e noi vogliamo porvi rimedio". 

L'approccio fatto proprio dai promotori di questo nuovo laboratorio politico, da Liberagorà a Italia Ventuno all'associazione Zero, è quello dal basso: "Dobbiamo ripartire dai territori - ha sottolineato La Mantia - non possiamo rassegnarci al centralismo cieco e arrogante del governatore Rossi, ma dobbiamo reagire".

Come? Fornendo l'identikit del candidato ideale alla presidenza della Toscana. Che per il momento, però, non c'è