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La Toscana autoproduce l'antagonista del cinipede

Si trovano in Lunigiana e sul Monte Amiata i centri per la produzione dell'insetto in grado di fermare il parassita cinese che distrugge i castagneti

E' iniziata nel 2010 la lotta biologica ingaggiata dalla Regione Toscana contro il cinipede del castagno attraverso l'immissione dell'insetto antagonista.

Oggi la Toscana, dopo un massiccio intervento di "lanci" dell'insetto utile, è in grado di autoprodurlo e le prospettive per il futuro si mostrano buone. Secondo gli esperti, nel 2017, l'insetto antagonista sarà presente e attivo in tutto il territorio toscano.

Le due strutture di stoccaggio e di moltiplicazione dell'insetto, progettate e realizzate dall'Università di Firenze, si trovano a Taponecco, nel Comune di Licciana Nardi, in Lunigiana, e a Fonte alle Monache, frazione di Santa Fiora, sul monte Amiata.

La gestione delle attività nei centri è stata assegnata all'associazione per la Valorizzazione della castagna dell'Amiata e all'associazione Castanicoltori della Garfagnana.

La fase sperimentale e di avvio dell'autoproduzione è iniziata quest'anno e il materiale ottenuto, nonostante qualche difficoltà iniziale, è stato sufficiente ad effettuare 20 rilasci "autoprodotti toscani". Nei prossimi anni i lanci degli insetti utili saranno portati avanti dalle associazioni castanicole con gli insetti antagonisti "autoprodotti in Toscana".

Il servizio fitosanitario regionale ha provveduto alla supervisione delle attività per tutto il quinquennio e ai controlli secondo le normative. Le associazioni castanicole hanno curato vari aspetti delle attività tra cui il prelievo e la distribuzione degli insetti acquistati con il finanziamento ministeriale.