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Incidenza Covid a 598, la Regione blinda gli ospedali

Emanate nuove misure di immediata applicazione a tutela della salute dei degenti e del personale: accesso vietato a visitatori e parenti. Le eccezioni

Oggi la Toscana ha registrato, per la prima volta dall'inizio della pandemia, 7.304 nuovi casi di Covid, con un incremento di positivi del 161% in una settimana e un'incidenza del contagio salita a 598 nuovi casi ogni 100mila abitanti, sempre in 7 giorni.  Dati spaventosi che hanno portato la direzione sanitaria regionale a emanare nuove norme, immediatamente esecutive, per l'accesso agli ospedali e ai presidi sanitari territoriali.

In base alla circolare inviata alle Asl e alle aziende ospedaliero-universitarie, i responsabili delle strutture devono vietare l’accesso a visitatori e parenti salvo situazioni di particolare fragilità (debitamente vagliate e autorizzate sempre dai vertici sanitari). 

Qualora l'accesso venga autorizzato, potrà comunque entrare solo chi è in possesso del green pass rafforzato (quello rilasciato solo dopo la vaccinazione o la guarigione dal Covid), oppure del green pass di base più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguiti nelle 48 ore precedenti. Le stesse strutture dovranno attivarsi per garantire una comunicazione efficace e tempestiva delle nuove regole ai familiari e ai badanti indicati dai ricoverati.

Disposto anche il divieto di accesso alle sale di attesa dei Pronto soccorso per gli accompagnatori dei pazienti, salvo specifiche indicazioni del personale sanitario. 

Confermato l’obbligo di sottoporre tutti i degenti a un test molecolare al momento del ricovero e poi ogni 7 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione.

Previste anche misure per assicurare il monitoraggio dei casi di infezione fra il personale, effettuare screening e ridurre il periodo di sospensione lavorativa degli operatori sanitari positivi al Covid o entrati in contatto con positivi. 

Tutti coloro che esercitano professioni sanitarie e di interesse sanitario nonchè gli studenti tirocinanti in servizio nei reparti ad alto rischio saranno sottoposti a test antigenico rapido ogni 7 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. 

Questa frequenza sale a 14 giorni per coloro che lavorano nei reparti a minor rischio, identificati dalla direzione sanitaria.

Saranno tracciati, attraverso la direzione sanitaria della struttura, i contatti stretti in ambito lavorativo degli operatori che risultino positivi allo screening e sarà definito un percorso dedicato per l’esecuzione del tampone finalizzato al rientro lavorativo.

Qui sotto uno schema della Regione con le disposizioni ministeriali vigenti per l'isolamento e quarantene: