I numeri sono impressionanti e parlano di 60mila persone solo a Firenze, oltre 10mila a Pisa e Livorno e altre migliaia a Siena, Arezzo, Pistoia, Lucca, Prato. E' la Toscana che oggi è scesa in piazza in segno di solidarietà al popolo palestinese e alla missione della Global Sumud Flotilla.
Fin dalle prime ore del mattino migliaia di persone sono scese nelle piazze toscane per manifestare, nel giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Usb.
A Firenze i manifestanti si sono radunati alle 9,30 alla Fortezza da Basso, poi il serpentone umano si è mosso pacificamente attraverso i viali intonando "Bella Ciao" e altri cori diretto allo stadio Franchi, in zona Campo di Marte. Molti manifestanti hanno poi proseguito fino a raggiungere il centro tecnico della Figc a Coverciano, per chiedere che non venga disputata la partita del 14 Ottobre Italia-Israele valida per la qualificazione ai mondiali.
Di vario tenore gli slogan, da "Palestina libera" a "Stop genocidio", fino a "Palestina dal fiume al mare" che evidentemente non prevede l'esistenza di uno stato israeliano e a "Fermiamo il sionismo con la resistenza". Imponenti i numeri sui presenti alla manifestazione: 60mila secondo le stime degli organizzatori. Per avere un'idea plastica, quando la testa del corteo ha raggiunto la zona delle Cure, la coda era ancora sul viale Lavagnini. Proprio in zona Cure, all'altezza del cavalcavia, i binari ferroviari sono stati ostruiti con delle transenne.
Anche a Pisa le prime stime parlano di almeno 10 mila persone scese in piazza. Dopo il corteo nelle vie centrali, alcuni manifestanti si sono spostati anche sull'Aurelia, dirigendosi verso l'autostrada. I manifestanti hanno sfilato sulla bretella dell'autostrada A12 in direzione sud, verso il casello Pisa Centro. Poco dopo, hanno raggiunto anche la FiPiLi, con disagi per automobilisti e circolazione stradale bloccata in entrambe le direzioni tra Pisa nord-est e Pisa aeroporto. Il lungo serpentone ha poi raggiunto l'aeroporto Galiei. Lì i manifestanti avrebbero forzato lo sbarramento delle forze dell'ordine, invadendo la pista e i piazzali dello scalo pisano, con la conseguente sospensione dei voli. L'operatività dello scalo è ripresa solo dopo che i manifestanti hanno lasciato l'aeroporto e la manifestazione si è sciolta.
Tutto fermo al porto di Livorno dove dall'alba i manifestanti pro Palestina hanno dato vita a presidi ai varchi d'accesso allo scalo anche piazzando transenne e accendendo fuochi. Picchetti anche sull'Aurelia.
Gli snodi viari attorno all'area portuale si sono rapidamente intasati, bloccando auto e tir in transito fra via Leonardo da Vinci e il ponte Genova. Il traffico commerciale è stato di fatto paralizzato. Nel corso della mattinata si sono formati lunghi incolonnamenti di tir.
La mobilitazione è iniziata verso le 6 del mattino con presidi che hanno reso impossibili gli accessi anche alle auto dei passeggeri diretti all'imbarco sui traghetti. Al porto le stime parlano di circa 5.000 manifestanti.
Sarebbero invece circa 3.000 gli studenti che da piazza Repubblica si sono diretti verso il varco portuale Zara, unendosi ai lavoratori Usb e occupando poi la carreggiata con un presidio.
Nel resto del territorio provinciale, all'Elba si sono fermati i traghetti a Rio. Un corteo si è svolto invece a Portoferraio.
Migliaia di persone hanno manifestato anche a Siena, dove il corteo ha attraversato le vie del centro dietro ad uno striscione con su scritto "Stop genocidio" e con numerose bandiere della Palestina.
Due le manifestazioni organizzate ad Arezzo. Un corteo al quale hanno preso parte studenti, insegnanti e cittadini si è mosso da piazza Zucchi fino al centro cittadino. La Cgil ha invece promosso un sit in in piazza della Libertà. Complessivamente, le prime stime per le due iniziative parlano di circa 3000 manifestanti.
A Pistoia, la manifestazione promossa dalla Cgil e dai sindacati di base ha visto la partecipazone di circa 6mila persone, che si sono date appuntamento in piazza Gavinana da dove è partito un lungo corteo fino a piazza del Duomo.