Attualità

Renzi e Landini, nel nome del lavoro

Strette di mano e unione di intenti fra il neo segretario del Pd e il leader della Fiom all'inaugurazione della mostra ''Città, lotte, diritti''

Chiedono di parlare di lavoro e del sindacato con un linguaggio nuovo. E’ quanto mai inedita la comunione di pensiero espressa dal neo segretario del Pd Matteo Renzi e dal segretario della Fiom Maurizio Landini. L’occasione è l’inaugurazione di una mostra fotografica della Fiom a Firenze ma, dietro le strette di mano e gli applausi reciproci dei due che fino a qualche tempo fa non avrebbero esitato a definirsi politicamente distanti, c’è qualcosa di ben più interessante.

Centrale il tema del lavoro, rispetto al quale nessuno dei due fa mancare parole di critica ed autocritica. Renzi parla della necessità di un linguaggio nuovo, riprendendo quei progetti del centrosinistra di riforma del lavoro precario abbandonati alla fine degli anni ’90. Chiede riforme radicali il leader della Fiom, che apprezza il punto di vista del sindaco, anche se dice “per ora ho visto soltanto dei titoli”.

L’incontro fiorentino si chiude dopo i flash e il taglio del nastro; i semi per una fruttuosa convivenza sono stati messi, il resto si vedrà.