Attualità

Frutta, ortaggi e animali toscani da difendere

Un workshop di due giorni alla tenuta di Alberese per un confronto di respiro europeo sulla tutela delle varietà agricole a rischio di estinzione

Un confronto su scala europea delle migliori esperienze esistenti nella difesa dell'agrobiodiversità che vede la Toscana impegnata dal 1997 nella difesa di 871 varietà autoctone, molte delle quali a rischio di estinzione, con l'ausilio di 200 ''coltivatori custodi''. 

L'appuntamento si terrà presso la Tenuta di Alberese (Grosseto) il 9 e 10 novembre, ed è stato presentato oggi nella sede della Regione a Firenze, alla presenza dell'assessore toscano all'agricoltura Marco Remaschi insieme, tra gli altri, a Marco Locatelli e Claudio Del Re dell'Ente terre regionali. Nel corso della due giorni saranno organizzate anche visite alla Banca regionale del germoplasma e all'allevamento allo stato brado delle razze locali di bovini (bovino maremmano) e di equini (cavallo maremmano).

Particolare attenzione sarà posta sugli aspetti nutraceutici dei prodotti tutelati, e inoltre sarà affrontato il tema della agrobiodiversità come risorsa utile per sviluppare una agricoltura che si dovrà adattare ai cambiamenti climatici e particolare alla carenza di acqua.

"Vogliamo fornire agli agricoltori toscani nuovi spunti per valorizzare i prodotti più peculiari del nostro territorio - ha sottolineato Remaschi -. La salvaguardia delle varietà di frutta, ortaggi, cereali, foraggi e delle razze animali autoctone, è uno dei fondamenti delle nostre politiche agricole. Proteggere dal rischio di estinzione e valorizzare questo patrimonio di biodiversità è elemento irrinunciabile della nostra strategia volta a garantire l''identità di un territorio, la sua cultura rurale, il lavoro degli agricoltori che ci vivono e delle loro comunità".