Lavoro

Jobs act in Toscana, la Fiom torna in piazza

L'assemblea regionale dei delegati Fiom sfida il governatore Rossi: "La Toscana non sarà un laboratorio del Jobs Act". Landini: "Nuovi scioperi"

L'assemblea regionale si è svolta a San Bartolo a Cintoia e vi ha partecipato anche il segretario nazionale Maurizio Landini. 

Intervendo all'assemblea che si è svolta a San Bartolo a Cintoia, il segretario regionale della Fiom Massimo Braccini è stato categorico.

"Il governatore della Toscana ha annunciato che la regione sarà un laboratorio per l'applicazione del Jobs Acct - ha dichiarato Braccini - Faremo in modo che ciò non avvenga. La Toscana deve tornare sulla linea della garanzia e dei diritti dei lavoratori".

"Il momento è delicato anche per il sindacato, dobbiamo cambiare anche noi come sta cambiando tutto - ha detto ancora Braccini - Ma questo senza smettere di difendere i diritti dei lavoratori".

E così la mobilitazione della Fiom  continua, a livello toscano e nazionale.

"Proporrò al direttivo della Cgil convocato per il 18 febbraio - ha annunciato Maurizio Landini - un pacchetto di ore di sciopero contro il Jobs Act e a sostegno delle modifiche della riforma Fornero".

"Stiamo discutendo come proseguire la mobilitazione sia sul Jobs act che su altri temi come pensioni, fisco, intervento pubblico nei settori industriali in crisi e riconquista del contratto nazionale - ha aggiunto Landini - Chiediamo al governo di fare politiche nuove, di combattere l'evasione, di far ripartire gli investimenti, di riformare veramente le pensioni. Non mi pare che su questi temi il governo si stia muovendo in modo intelligente".

Nelle prossime settimane Fiom avvierà  una consultazione straordinaria tra i lavoratori, con attivi in tutte le fabbriche e un altro momento di confronto all'assemblea dei delegati fissata per il 27 e 28 febbraio a Cervia.