Arte

Gli Uffizi e le donne del digiuno contro la mafia

La Galleria fiorentina e il Comune di Palermo propongono una mostra fotografica dedicata a quelle donne che nel 1992 sfidarono il potere mafioso

Sguardi che sfidano la paura, sguardi di chi ha infranto il silenzio e l'omertà, queste donne hanno detto basta alle stragi di mafia e a Palermo, nell'estate del 1992, dopo la morte di Falcone e Borsellino, diedero vita alla protesta del digiuno contro la mafia, per la fame di giustizia. Oggi dopo ventidue anni queste donne coraggiose sono state fotografate da Francesco Francaviglia ed esposte agli Uffizi nella mostra ”Le donne del digiuno”. Ritratti di donne note e meno note di quella Sicilia che non si piega, Rita Borsellino, Michela Buscemi e altre che lottano ogni giorno contro la mafia. Una mostra nata dalla collaborazione tra la gli Uffizi e il comune di Palermo 

“I volti ritratti da Francesco Francaviglia sono quelli di donne coraggiose che vent’anni or sono, disprezzando il male, si schierarono a viso aperto contro la criminalità empia e brutale che insanguinava quella stagione. Volti che il trascorrere del tempo ha solcato di rughe; ma pur sempre belli. Belli d’una fierezza antica. Fisionomie ineluttabilmente mutate; e però, proprio per questo, in grado d’attestare che l’audacia, la ribellione, la resistenza, rimangono le stesse.” Con queste parole Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, introduce l’esposizione.

Una collaborazione tra Firenze e  Palermo per non dimenticare le vittime della mafia, quella mafia che nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 fece saltare un'autobomba in via dei Georgofili e uccise cinque persone, ferendo anche la Galleria degli Uffizi. Con una corona di fiori il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il sindaco di Firenze Dario Nardella hanno reso omaggio alle vittime di quella strage.