La Regione Toscana sta mettendo a punto un accordo con il governo per far sì che il porto di Piombino diventi la struttura di riferimento per lo smaltimento delle navi militari, garantendo così a tutta l'area prospettive di sviluppo comunque collegabili alla vocazione industriale del territorio, storica sede delle acciaierie Lucchini.
Il tutto a prescindere dall'operazione Costa Concordia. Sembra infatti sempre meno probabile che il relitto del transatlatico venga trasferito dall'isola del Giglio a Piombino per lo smantellamento. Per quanto i lavori di ampliamento del porto stiano rispettando la tabella di marcia, la struttura potrebbe non essere pronta per il prossimo giugno mentre anche oggi il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha ribadito l'intenzione di portare via la Concordia dall'isola ''il prima possibile''. Di qui l'individuazione di una destinazione alternativa. In corsa ci sono vari porti italiani fra i quali Palermo, Taranto, Civitavecchia e soprattutto Genova, al momento l'ipotesi piu' accreditata.