Lavoro

Legacoop a congresso, finisce l'era Bassi

Il presidente uscente passa il testimone a Roberto Negrini. Tra le richieste alla Regione e la presa di distanza dal "malaffare" di Roma

Era stato eletto nel 2009 ed era quindi stato riconfermato nel 2011. Ma da domani, dopo 5 anni, Stefano Bassi non sarà più il presidente di Legacoop Toscana e lascerà la guira all'attuale vicepresidente, nonché presidente delle coop agricole, Roberto Negrini.

Lo ha annunciato lui stesso aprendo a Firenze i lavori del congresso regionale dell'associazione che rappresenta oltre 2,8 milioni di soci consumatori, 47 mila occupati, 900 imprese, e 9 miliardi di fatturato annuo. Un'occasione in cui Bassi ha fatto il punto su quanto fatto dall'associazione in questi anni, sui temi ancora presenti sul tavolo e sulle sfide del prossimo futuro. A partire dalla necessità di procedere ad aggregazioni di imprese sì da aumentare il dimensionamento delle singole realtà e renderle più forti e strutturate in un momento di perdurante crisi economica.

Inevitabile, anche un accenno alla maxi inchiesta "Mafia Capitale" che ha travolto Roma e che vedrebbe implicate anche alcune realtà proprio della cooperazione affiliate alla Lega. "Le cooperative devono recidere ogni possibile contiguità con le zone grigie del malaffare" ha affermato Bassi. "Sono ore drammatiche - ha aggiunto - per l'emergere di un nuovo intreccio tra politica e affari nella vicenda di Roma, intrecci che lasciano sconcertati. C'è bisogno di trasparenza nei comportamenti e laddove si rilevino gravi reati devono essere attuate in modo rigoroso le regole di comportamento di cui già disponiamo".

Secondo il presidente uscente, insomma, "non si può mettere a rischio un patrimonio collettivo rappresentato dalle tante cooperative e dai tanti soci che lavorano ogni giorno per attuare i valori di solidarietà e mutualità in cui crediamo".