Tutto pronto alla ex stazione Leopolda di Porta a Prato per l'edizione 2016 della kermesse renziana. Sul palco erba artificiale e un allestimento sobrio che rimanda a quelli di altre edizioni, a partire dalla grande lavagna da una parte del palco. Metà della sala è già occupata dai tavoli di lavoro in programma per domattina.
Lo slogan quest'anno è "E adesso il futuro", parola quest'ultima particolarmente ricorrente nelle varie edizioni della Leopolda. Su grandi pannelli neri quattro citazioni: "Sembra sempre impossibile fino a quando non viene fatto" di Nelson Mandela, "Non ci può essere progresso se le persone non hanno fiducia nel domani di John Fitzgerald Kennedy, "il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei sogni" di Eleonor Rooseveld, "Il futuro è ciò che costruiamo" di Tim Berners Lee.
"Il mio discorso di apertura di questa sera partità dall'Italia che abbiamo immaginato e sognato qui dentro - ha spiegato il deputato dem Matteo Richetti - per arrivare all'Italia che stiamo costruendo, una costruzione del Paese che avviene con i provvedimenti del governo e le leggi del parlamento".