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Covid, indice Rt nazionale a 0,95, in Toscana a 1,1

Si legge nel nuovo monitoraggio Covid dell'Iss. La variante inglese ha infettato il 20% dei nuovi casi. Il Ministero: "Diventerà quella prevalente"

Un centro vaccinazioni anti-Covid

L'approdo in zona gialla di gran parte delle regioni dopo le fetisività natalizie ha prodotto, nel giro di tre di settimane, un'impennata dell'epidemia di Covid-19. Lo dimostra l'aumento dell'indice Rt nazionale di trasmissione del contagio, salito dallo 0,84 della scorsa settimana a 0,95 secondo la bozza del nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, relativo alla settimana dal primo al 7 Febbraio con aggiornamenti fino al 10.

Le regioni con indice Rt superiore all livello di sicurezza 1 anche nei valori minimi sono 7 e fra queste c'è anche la Toscana che, con un Rt a 1,1 contro lo 0,98 della scorsa settimana, è a forte rischio di passare in zona arancione insieme all'Abruzzo (Rt a 1,22) e alla Liguria (Rt a 1,08).

L'Umbria (Rt 1,22) e la Provincia autonoma di Bolzano (Rt 1,25) sono invece quelle considerate più ad alto rischio. 

L'ultima parola però spetta al ministro della salute Speranza. C'è infatti anche un dato positivo nel nuovo monitoraggio: nella settimana presa in esame è diminuita la pressione sulle terapie intensive e le regioni che hanno superato la soglia di sicurezza sono scese da 7 a 5. Da questo  punto di vista la Toscana resta fra le regioni con i dati più confortanti, con un tasso di occupazione dei posti letto Covid di terapia intensiva del 22% (il limite massimo è il 30%) e di letti Covid in area non critica del 14% (il limite massimo è il 40%).

Sempre secondo i dati dell'istituto superiore di sanità, almeno il 20% dei nuovi casi positivi sono stati infettati dalla variante inglese del Covid-19 che, secondo il Ministero della salute, è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi. Il Ministero ha sottolineato che i vaccini attualmente in commercio sono efficaci anche nel contrasto della variante inglese.