La prima Regione in Italia a dotarsi di un Libro bianco sulla violenza di genere, secondo le linee guida tracciate dal Governo nel 2024, è la Toscana. Il documento, redatto e curato dalla Commissione Pari opportunità, raccoglie competenze, esperienze e buone pratiche maturate sul territorio, offrendo un quadro completo e aggiornato degli strumenti di contrasto alla violenza e di tutela delle vittime.
Alla costruzione del Libro Bianco hanno contribuito oltre 80 soggetti istituzionali e professionali della Regione Toscana: autorità giudiziaria, ordini professionali come quelli di avvocati, psicologi, commercialisti, giornalisti e assistenti sociali, i Centri antiviolenza e i Centri per uomini autori di violenza.
"La Regione si fa carico di garantire una formazione realmente interdisciplinare e interistituzionale, così come richiesto dalle più recenti leggi in materia di violenza di genere - ha commentato l'assessora regionale Cristina Manetti, ideatrice de La Toscana delle Donne - una formazione intesa come strumento di prevenzione e di miglioramento della risposta di tutela della vittima, perché solo un sistema che dialoga, si forma e cresce insieme può assicurare protezione efficace e interventi tempestivi".
"Questo lavoro è stato possibile perché la Commissione aveva già avviato da tempo un percorso di rete e l’occasione del Libro bianco ci ha permesso di consolidarlo ulteriormente - ha concluso Francesca Basanieri, presidente della Commissione Pari opportunità - a un anno dall’uscita del Libro Bianco nazionale, riuscire a realizzarne una versione per la Toscana significa che il nostro territorio era già pronto: possedeva competenze, esperienze e ricchezze che andavano solo messe in rete e portate a sistema".