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L'incubo di Fukushima rivive in un manga

Presentata all'Università di Pisa la versione italiana del fumetto didattico "I dragoni atomici" che racconta la paura dopo l'incidente del marzo 2011

Ad agosto di quest'anno ricorreranno i 70 anni dalle bombe di Hirohima e Nagasaki. Anche per questo l'Università di Pisa e più precisamente il Centro linguistico dell'Ateneo ha organizzato una serie di incontri sugli effetti devastanti dell'atomica.

Tra questi la presentazione del libro didattico "I dragoni atomici di Fukushima", scritto da Yuka Nishioka, professoressa all'Università di Nagasaki, che ha deciso di ricorrere al linguaggio dei manga per raccontare l'incubo vissuto dalla popolazione dopo l'incidente dell'11 marzo 2011.

Un fumetto didattico appunto, che insegna cosa sia l'energia atomica e quali siano le conseguenze delle radiazioni.

L'incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi ha fatto rivivere all'autrice il terrore delle radiazioni, l'angoscia, l'indignazione, la disperazione. "Mi sembrava che il momento richiedesse un esame di coscienza a noi, nati e cresciuti nei luoghi colpiti dall'atomica – ha spiegato la fumettista – È stata poi l'esperienza con la "Peace Boat" a darmi l'idea di usare i manga come mezzo per informare le persone sul pericolo e sulle conseguenze delle radiazioni".