Cronaca

Anfore millenarie ritrovate in un magazzino

Era intento a ripulire un vecchio magazzino di famiglia quando, sotto alcuni vecchi attrezzi, ha ritrovato 15 anfore antiche. Consegnate alla Finanza

Un cittadino livornese, mentre era intento a ripulire un vecchio magazzino di famiglia inutilizzato da tempo, ha scoperto, sotto vecchi attrezzi e reti da pesca appartenuti al defunto padre, 15 anfore antiche.

L'uomo ha immediatamente segnalato il ritrovamento ai finanzieri della stazione navale di Livorno, i quali, dopo aver preso in consegna i reperti, hanno informato la Soprintendenza archeologia di Pisa e Livorno.

Questo ritrovamento ha consentito di riportare alla luce 15 reperti archeologici di valore economico non facilmente stimabile in ragione della loro peculiarità e risalenti al periodo compreso tra il quarto secolo a.C. ed il quinto secolo d.C..

Il gruppo di preziosi reperti, diversi fra loro per forma periodo, comprende tre anfore greco-italiche antiche (fine IV-III sec. a.C.) e due greco-italiche tarde (II - inizi I sec. a.C.); due Dressel 1 (fine II - I sec. a.C.); una Lamboglia 2 (fine II – fine I sec. a.C.); tre Dressel 2/4 (fine I a.C. - I sec. d.C.); una Dressel 12 betica (metà del I sec. a.C. – II sec. d.C.); due Dressel 20 betiche (I-III sec. d.C.); una Africana II (II-V sec. d.C.) di produzione tunisina.

Le anfore, quasi tutte integre ed in ottimo stato di conservazione, erano utilizzate in antichità per il trasporto via mare di vino, olio ed altre merci lungo le fiorenti rotte commerciali che costeggiavano il litorale livornese. Considerata la diversa cronologia, ha spiegato l’archeologo che ha effettuato la datazione delle anfore, si tratta di una collezione composta da reperti provenienti da almeno cinque relitti diversi.