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Farmaco sperimentale su malati Covid toscani

Buoni risultati dalla sperimentazione di un farmaco su quattro pazienti affetti da coronavirus per scongiurare il loro ricovero in terapia intensiva

Ha già dato esiti incoraggianti la sperimentazione avviata su quattro persone affette da coronavirus e ricoverate all'ospedale di Livorno di un farmaco prodotto dalla Novartis, il ruxolitinib, finora usato su pazienti ematologici. Dai primi riscontri, sembra che il farmaco impedisca l'evoluzione critica dell'infezione ai polmoni dei pazienti Covid, migliorando in tempi brevi le loro condizioni e scongiurando il ricovero in terapia intensiva.

La sperimentazione è condotta su tre uomini e una donna di età compresa fra i 28 e i 72 anni.

"Tutti e quattro i pazienti avevano dati clinici che confermavano la polmonite da Covid-19 ma con un quadro ancora non evoluto verso la respirazione polmonare assistita, anche se le condizioni cliniche facevano già intravvedere il ricorso imminente alla terapia intensiva ed una prossima intubazione - si legge in una nota della Regione Toscana - Il primo paziente trattato è in procinto di superare qualunque forma di respirazione assistita, la seconda è in deciso miglioramento e gli ultimi due, che hanno iniziato da poco, sembrano seguire il medesimo decorso”.

La sperimentazione è stata messa a punto dal direttore di ematologia dell'ospedale di Livorno Enrico Capochiani con l'apporto dell'Università, del Cnr e del direttore dell'Infettologia dell'Asl nord ovest Spartano Sani.