Attualità

Il porto di Livorno si blinda contro gli infortuni

Nuovo protocollo che rafforza le misure per la sicurezza del lavoro nell'area portuale. A marzo due operai morirono nell'esplosione di una cisterna

Rafforzare i livelli di sicurezza e ridurre gli infortuni sul lavoro. Questi gli obiettivi del protocollo per la promozione della sicurezza sul lavoro nel porto di Livorno e nell'area portuale siglato nella sede dell'autorità portuale di Livorno. Cuore del programma è il piano delle attività per la sicurezza che entro novembre passerà al vaglio della cabina di regia presieduta dal presidente della Regione. Obiettivo: coordinare gli enti competenti in materia di sicurezza, potenziare i controlli e formare lavoratori e addetti alla vigilanza.

"Altri protocolli per la sicurezza nei porti sono stati siglati negli anni passati, nel 2009 e nel 2015 - ha ricordato Rossi - ma poi i protocolli si allentano. Quando è accaduto, nel marzo scorso, l'incidente gravissimo in cui sono morti due lavoratori, abbiamo scoperto che il protocollo firmato nel 2015 era rimasto fermo, e a far esplodere il deposito erano stati i comportamenti sul lavoro. I datori devono dare le ore ai lavoratori per fare formazione per la sicurezza. Livorno, insieme a Marghera, è una delle attività più a rischio. È giusto allora che la Regione si permetta di alzare la voce, perché innalzare il livello di sicurezza è doveroso".

L'attuale piano operativo delle attività per la sicurezza sarà approvato entro la fine del 2018 e prevede tra le altre cose specifiche campagne di comunicazione e sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro,