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Pasqua di lotta alla Grandi Molini

Anche il governatore Enrico Rossi alla protesta degli operai della Grandi Molini di Livorno, da due settimane in presidio. Presente anche il vescovo

 Gli operai della Grandi Molini, in presidio da due settimane contro i 17 licenziamenti annunciati dall'azienda, hanno deciso di passare qui anche la Pasqua davanti a quei cancelli che per anni li hanno accolti per andare a lavorare. Ospite di questa giornata di lotta il presidente della Regione Toscana che ha partecipato al pranzo simbolo di tutte le vertenze aperte nella nostra Regione. 

"Oggi sono con i lavoratori licenziati di Grandi Molini a Livorno. A Piombino i lavoratori sono con il sindaco in sala del Consiglio Comunale". Ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. "Penso - ha aggiunto Rossi - che questo sia il modo giusto per passare una buona Pasqua". 

A fare visita agli operai anche il vescovo di Livorno Giusti, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, il consigliere per il lavoro del presidente della Regione Gianfranco Simoncini e il consigliere regionale Francesco Gazzetti, e i sindacati.

Venerdì scorso si è tenuto l'ultimo incontro, in ordine di tempo, per la vertenza Grandi Molini e, nonostante la richiesta congiunta di sindacati e istituzioni di differire la procedura, l'azienda ha confermato i licenziamenti e abbandonato il tavolo. Il 20 aprile al Mise ci sarà un tavolo per discutere della vertenza.

Palpabile la disperazione tra i lavoratori a cui il segretario generale della Flai Cgil Livorno, Michele Rossi, ha dovuto annunciare l'ennesima chiusura da parte dell'azienda: "Siamo al capolinea - ha esordito Rossi - e se questa situazione dovesse perdurare la nostra posizione sarà ferma: l'Autorità Portuale non deve avviare le procedure per il rifacimento della banchina".