Cronaca

Marinaio muore colpito da un cavo di acciaio

La vittima aveva 54 anni. L'incidente è avvenuto nella darsena petroli del porto durante il disormeggio di una nave. Proclamate 2 ore di sciopero

Un lavoratore marittimo di 54 anni e di origine filippina ha perso la vita nella darsena petroli del porto dopo essere stato colpito da un cavo d'acciaio durante le operazioni di disormeggio di una nave cisterna per prodotti chimici e petroliferi. La nave si chiama Melingunis M. ed era in partenza per Genova.

Secondo una prima ricostruzione della Capitaneria di porto, l'uomo, imbarcato sulla petroliera come marinaio, era intento nelle operazioni di disormeggio quando, per cause in corso di accertamento, uno dei cavi che assicuravano la nave alla banchina si è improvvisamente spezzato creando un effetto frusta e colpendo in pieno il marinaio all'altezza del torace; una tremenda sferzata che gli ha procurato un trauma dalle conseguenze fatali.

Il marittimo è stato immediatamente soccorso dai colleghi e poi dai sanitari del 118 che hanno fatto il possibile per rianimarlo ma è stato inutile, è spirato.

In corso le indagini delle forze dell'ordine e degli addetti alla sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl per individuare che cosa abbia provocato la rottura del cavo e l'incidente mortale. In via precauzionale, la procura ha disposto il fermo della petroliera.

La Filt Cgil, Uiltrasporti e Fit Cisl hanno proclamato due ore di sciopero per domani, in segno "di protesta e nel rispetto della vita perduta nel tragico incidente mortale". Lo sciopero sarà effettuato al termine di ogni turno di lavoro e riguarderà anche i lavoratori del porto di Piombino.

Notizia in aggiornamento