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Rivoluzione nozze, a Livorno ci si può sposare in casa

La diocesi labronica per prima in Italia darà la possibilità di sposarsi direttamente nella propria abitazione, anche solo con prete e testimoni

La diocesi di Livorno ha presentato al clero e reso nota una disposizione in cui si dà possibilità a chi magari da tempo convive o ha contratto solo un matrimonio civile, di poter celebrare il Sacramento del matrimonio direttamente nella propria casa, insieme anche solo ai testimoni.

Ne dà notizia il giornale on line della diocesi, richiamando l'esortazione apostolica Amoris laetitia: "Nel cuore di tanti conviventi e di coloro che hanno celebrato un matrimonio solo civile, spesso vi è il desiderio di celebrare un matrimonio religioso, ma vi sono alcuni impedimenti di natura morale e sociale che creano ostacoli. Dobbiamo far sentire la vicinanza della Chiesa che accompagna la coppia nel loro discernimento, affinché nei futuri sposi cristiani vi sia quella maturità umana, sostenuta dalla grazia di Dio, che li sostenga durante la vita coniugale".

"Su questa base - sottolinea il vescovo Simone Giusti - con questa disposizione abbiamo pensato di facilitare in parte un ritorno al matrimonio religioso. È paradossale che alcune coppie rifiutino di sposare in chiesa dicendo che non hanno i soldi per il matrimonio, come se il Sacramento costasse ed anche molto! In realtà è la festa del matrimonio che è diventata sempre più costosa nell’era del consumismo: con suonatori in chiesa, servizio fotografico da star, ricevimenti da favola, viaggi di nozze nelle località più incredibili. La celebrazione del sacramento del matrimonio non costa nulla, al massimo se una coppia lo vuole, lascia un’offerta per i poveri e non per il prete."