Cronaca

Parrucchiere da incubo, nemmeno l'acqua calda

A scovarlo sono stati i carabinieri del Nas, che hanno rilevato una sfilza di irregolarità tali da finire col chiudere l'attività

Niente acqua calda in due lavatesta su quattro, tutti con perdite d'acqua che potevano ben finire sui cavi elettrici scoperti. E poi il bagno, senza porta col wc in bella vista. Non sono che alcune delle magagne scoperte dai carabinieri nel nucleo antisofisticazione e sanità (Nas) di Livorno presso un parrucchiere la cui attività è stata chiusa a spron battuto.

Da quell'acconciatore da incubo mancavano, secondo quanto fanno sapere i carabinieri, i requisiti minimi sia igienico-sanitari che strutturali.

Cavi elettrici scoperti e prese vecchie e malridotte erano vicino alla zona lavaggio, esposte a getti d'acqua. Fredda, però, perché dei 4 lavatesta esistenti 3 erano danneggiati e solo 2 in grado di erogare acqua calda, tutti però interessati da perdite d'acqua dai tubi di scarico che il parrucchiere tamponava con asciugamani a terra.

A proposito di temperature, l'impianto di riscaldamento e raffreddamento era fuori uso, per di più con la porta scorrevole d’ingresso difettosa che non si poteva chiudere ben bene. Sempre meglio di quella nel locale wc, che non c'era proprio per niente.

E poi i locali, con le mattonelle danneggiate in più punti del pavimento, piastrelle rotte nei rivestimenti del bagno, intonaco rovinato su pareti e soffitti, arredi deteriorati...

Basta: su proposta dei carabinieri del Nas l'autorità competente ha deciso, disponendo la chiusura immediata dell’attività.