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"Nessun falso tra le opere a Palazzo Ducale"

Rudy Chiappini, del comitato di direzione della mostra di Modigliani, risponde al critico Carlo Pepi: "Affermazioni pretestuose e infondate"

Modigliani, "Nudo disteso"

Da un lato il critico d'arte Carlo Pepi getta dubbi sull'autenticità di 13 opere esposte a Palazzo Ducale e invita gli esperti a verificarne l'autenticità (vedi articoli correlati), dall'altro la direzione della mostra che rispedisce al mittente quelle che, nelle parole del membro del comitato di direzione Rudy Chiappini sono "Affermazioni infondate, strumentali e pretestuose". 

Dunque riflettori puntati sull'esposizione inaugurata a Genova 2 mesi fa e dedicata a Modigliani. 

"Non conosco Carlo Pepi - dice Chiappini- che pure viene definito un grande esperto di Modigliani e non mi risultano sue pubblicazioni scientifiche e mostre curate sul grande livornese. So solo che ha avuto divergenze su alcune opere con gli Archivi e vedo che basa il suo giudizio su semplici intuizioni tutte sue, fatte oltretutto basandosi sulla riproduzione in catalogo. Parla di falsi ma poi ammorbidisce il tono e invita alla verifica". 

Chiappini non ci sta e assicura l'autenticità delle opere esposte a palazzo Ducale. 

Tra queste il  Nudo disteso, già esposto in grandi occasioni anche a Bonn e il ritratto di Chaim Soutine esposto a Pisa nel 2014 e a Torino nel 2015 in due mostre curate dal Centre Pompidou. "Non hanno suscitato alcuna riserva - commenta Chiappini- eppure Pepi è toscano, a Pisa avrebbe potuto andare a vederlo".

Chiappini rispedisce quindi al mittente le accuse mosse dal critico pisano: "Sono assolutamente infondate e anche strumentali, visto che escono a due mesi dall'inaugurazione della mostra e direi anche nell'imminenza delle elezioni. Tutte le opere esposte sono originali e le accuse pretestuose e infondate. Quindi  - conclude Chiappini- ci sarebbero tutti i termini della querela e anche di una richiesta da parte degli organizzatori di risarcimento per danno di immagine".