Cronaca

Agrumi infetti intercettati al porto di Livorno

Da gennaio ad oggi sette intercettazioni hanno scongiurato l'ingresso di frutta con la cosiddetta macchia nera degli agrumi e il cancro batterico

Sette intercettazioni per la cosiddetta macchia nera e per il cancro batterico degli agrumi. Sono quelle effettuate da inizio anno ad oggi al porto di Livorno, tra i principali punti di ingresso di vegetali e prodotti vegetali provenienti da Paesi extra Ue. A comunicarlo è il servizio fitoranitario regionale.

Si tratta di organismi potenzialmente nocivi: una loro accidentale introduzione e diffusione potrebbe danneggiale la produzione delle regioni agrumicole.

La frutta, che proveniva da Argentina, Uruguay, Brasile e Cina ed è stata rispedita al mittente, distrutta p inviata ad un paese terzo extra Ue.

Attraverso il Porto di Livorno vengono importate diverse tipologie di prodotti  tutti sottoposti a controllo fitosanitario.  "Tra maggio e ottobre  - spiega la Regione- arrivano considerevoli quantitativi di agrumi che vengono scrupolosamente ispezionati, soprattutto per il rischio di introduzione di mosche e farfalle della frutta, nonché di batteri e funghi la cui presenza in Eurpoa non è stata ancora segnalata ed in grado di danneggiare gravemente le produzioni agricole. Gli agrumi provengono sopratutto da Sud Africa, Argentina, Uruguay e Brasile.

Per procedere celermente nell’attività di controllo, i frutti con una sintomatologia riconducibile rispettivamente al ‘cancro batterico degli agrumi’ ed alla ‘macchia nera degli agrumi’ vengono campionati e sottoposti ad analisi di biologia molecolare presso il laboratorio del Servizio Fitosanitario della sede di Livorno, all’Inteporto Toscano ‘Amerigo Vespucci’. Le analisi vengono effettuate nel più breve tempo possibile, in genere già in due ore si ha la possibilità di capire se la merce può essere importata o meno".