Avrebbe omesso di vigilare sulla tempistica di esecuzione dei lavori di dragaggio dei bacini portuali, causando un danno erariale di 10mila euro.
Per questo un ex dirigente pubblico sarebbe stato segnalato alla Corte dei conti della Toscana dalla guardia di finanza.
Secondo quanto riferiscono le fiamme gialle in una nota, il dirigente, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento, non avrebbe chiesto all’impresa aggiudicataria l’applicazione della penale dell’uno per mille dell’importo contrattuale (630mila euro), prevista per ciascun giorno di ritardo. Le operazioni di scavo in mare, in diversi accosti del porto, dal canale industriale alla Darsena Pisa, nonostante fossero ritenute urgenti, come rilevato dalle Fiamme Gialle, erano state avviate con 17 giorni di ingiustificato differimento. L’impresa coinvolta nella vicenda è una società consortile della provincia di Caserta.