Cronaca

L'uomo delle bombe non parla

Mentre gli inquirenti cercano di capire a cosa servissero i quattro ordingni che aveva in macchina, ieri si è svolta l'udienza di convalida del fermo

L'ex rappresentante di medicinali trovato giovedì scorso in auto nei pressi del porto con quattro ordigni - oltre un chilo di polvere esplosiva, detonatori e telecomandi - resta agli arresti domiciliari e non spiega né dove se li è procurati né a cosa gli servissero. 

Ieri, durante l'udienza di convalida del fermo, il suo legale difensore ha giusto comunicato che l'assistito non avrebbe risposto alle domande.

Poche ore dopo il fermo l'uomo aveva spiegato agli inquirenti che quegli ordigni li aveva per farli esplodere a capodanno, in occasione di una festa in spiaggia. La versione, tuttavia, è apparsa poco convincente. Gli investigatori, escludendo intenzioni terroristiche o legate alla criminalità organizzata, sono in attesa delle analisi della scientifica sull'esplosivo. L'ipotesi principale che guida le indagini è che stesse architettando una vendetta personale.