Cronaca

Moby Prince, familiari citano Stato in giudizio

I familiari delle vittime del Moby Prince hanno citato in giudizio lo Stato, ritenendolo responsabile della tragedia di 28 anni fa

Una causa civile contro lo Stato e le sue articolazioni periferiche, la Presidenza del Consiglio e i ministeri Trasporti e Difesa, è stata intentata da un nutrito gruppo di familiari delle vittime del Moby Prince, il traghetto sul quale la notte del 10 aprile 1991 persero la vita 140 persone dopo un incendio scoppiato a bordo in conseguenza della collisione con la petroliera Agip Abruzzo in rada a Livorno.

L'ipotesi su cui hanno lavorato i legali è basata su alcune precedenti sentenze ( come Ustica ) dove si è ravvisata la "Violazione dell'obbligo dell'amministrazione di garantire la sicurezza in mare" e parte da "Alcuni punti fermi riscontrati dalla commissione parlamentare di inchiesta, quali la posizione della petroliera in area vietata all'ancoraggio e la sopravvivenza a bordo del traghetto".

"Fu una strage e come tale può ancora essere perseguita a 28 anni di distanza per punirne gli eventuali responsabili", ha detto l'avvocato dei familiari Carlo Alberto Melis Costa. 

Nell'esposto alla Procura si ipotizza il reato di omicidio plurimo aggravato con dolo eventuale.