Cronaca

Non dichiara redditi per mezzo milione di euro

Sequestrata l'abitazione di una donna su cui da tempo indagava la Guardia di finanza. Era già finita ai domiciliari per bancarotta

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di un’abitazione a Livorno, nei confronti di una cittadina italiana, residente nel capoluogo labronico, già sottoposta agli arresti domiciliari, unitamente ad altre quattro persone, tutte componenti, secondo la Gdf, di una "Associazione per delinquere ritenuta responsabile di molteplici condotte criminose, quali bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, bancarotta semplice, appropriazione indebita aggravata, dichiarazione infedele, sottrazione al pagamento delle imposte, indebita compensazione di crediti inesistenti e intestazione fittizia di beni".

Dopo l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, risalenti al maggio dello scorso anno, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno, infatti, proseguito gli approfondimenti rilevando che la donna, italiana di 33 anni, aveva ricevuto “Proventi illeciti sotto forma di accrediti sui propri conti correnti personali di somme di denaro provenienti dalle società cooperative coinvolte nell’indagine nonché prelievi in contanti, tratti dai conti correnti societari".

La donna livornese, risultata essere formalmente “evasore totale”, aveva conseguito, complessivamente, mezzo milione di euro tra il 2012 e il 2015.

I finanzieri hanno rilevato che l’entità dell’IRPEF evasa superava, per uno degli anni d’imposta oggetto dell’attività ispettiva, la soglia di punibilità penale.

La donna  è stata, quindi, di nuovo denunciata alla Procura della Repubblica di Livorno che ha proceduto a richiedere al GIP l’emissione di un provvedimento di sequestro “per equivalente” sino alla "Concorrenza del valore dell’imposta evasa, 83mila euro per la sola annualità di rilievo penale".