Cronaca

Peculato, condannato ex funzionario comunale

Auto di servizio per fini personali. Nogarin: "Niente sconti a chi si è macchiato di un delitto così grave mentre la città cercava di risollevarsi”

Automobile di servizio e carta carburante utilizzate per fini personali. Il Tribunale di Livorno ha condannato Riccardo Stefanini, dipendente del Comune, a 4 anni di reclusione per peculato, con interdizione perpetua dai pubblici uffici. A renderlo noto è il Comune di Livorno.

Il reato, secondo quanto ha stabilito il giudice, si sarebbe consumato in buona parte nei sei mesi successivi all’alluvione del 10 settembre 2017. In particolare, l'ex funzionario della Protezione civile comunale avrebbe utilizzato l’automobile di servizio e la carta carburante per fini esclusivamente personali.

"Il Tribunale - si legge nella nota dell'amministrazione - ha inoltre condannato l'uomo al pagamento di 10mila euro al Comune di Livorno a titolo di provvisionale della richiesta di maggior risarcimento formulata dall’ente, che si è costituito parte civile nel processo".

“Questa è la prova che abbiamo fatto bene a denunciare, proprio il giorno precedente all’alluvione, che qualcosa non andava nella Protezione civile comunale - commenta il sindaco Filippo Nogarin - Siamo di fronte a una condanna durissima, senza attenuanti di alcun tipo, di cui non possiamo che prendere atto e trarre le dovute conclusioni. A questo punto si concluderà immediatamente la procedura di licenziamento senza preavviso da parte del Comune di Livorno, che da tutta questa storia ha subito un danno economico e di immagine gravissimo. I 10mila euro che abbiamo ottenuto oggi verranno immediatamente versati sul conto corrente Livorno nel Cuore in favore dei cittadini alluvionati, ma si tratta solo di una prima tranche dei 40mila euro che abbiamo chiesto come risarcimento: mille euro simbolici per ogni episodio contestato. Il giudice ha stabilito che sarà il tribunale civile a pronunciarsi sul punto dell'integrale risarcimento e noi, ovviamente, andremo fino in fondo. Non possiamo fare sconti a chi si è macchiato di un delitto così grave, mentre l’intera città cercava di risollevarsi dopo il disastro dell’alluvione”.