La nave è a poche decine di metri da terra, trascinata sui bassi fondali dal mare grosso e, probabilmente, da un errore di sottovalutazione da parte del comandante che, alla Capitaneria di porto, ieri mattina, ha detto di potere governare l'imbarcazione, per poi vederla invece avvicinarsi pericolosamente alla terraferma.
Stamani sul cargo c'è stata una riunione tecnica per decidere il daffarsi e sul posto operano tra gli altri Capitaneria di porto e Vigili del fuoco, col nucleo subacqueo, il distaccamento portuale e il personale speleo alpino fluviale.
Sulla zona anche la Guardia di finanza che vigila dall'alto su eventuali sversamenti di carburante.
I tecnici devono decidere il daffarsi. Con le condizioni meteo marine tornate positive un disincaglio sembra possibile, ma molto dipende ovviamente dallo stato della nave, da eventuali danni e dalla posizione dello scafo sul fondale.