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Niccolò, solo uno degli aggressori resta in cella

In carcere solo il giovane ceceno che ha sferrato il calcio letale al ragazzo di Scandicci picchiato a morte in discoteca. Scarcerati gli altri due

Foto facebook Mossos d'Esquadra

Restano tutti indagati per omicidio i tre giovani di 20, 24 e 26 anni che nella notte di sabato scorso hanno aggredito e pestato a morte Niccolò Ciatti in discoteca a Lloret de Mar. Solo uno di loro, però, resta in carcere: quello che ha sferrato il terribile calcio che ha atterrato il 22enne di Scandicci. Gli altri due sono stati rilasciati ma uno di loro non può allontanarsi dall'area Schengen. Ora la polizia indaga sul loro conto, anche alla luce del modo in cui hanno agito, con una tecnica che fa pensare a loro come a paramilitari

Intanto la discoteca è stata chiusa su disposizione del consiglio comunale di Lloret de Mar, che si costituirà parte civile, dopo il sopralluogo degli agenti del Mossos d'Esquadra, la polizia autonoma catalana, e dei funzionari locali per capire se il protocollo di sicurezza abbia funzionato correttamente o se ci siano stati dei ritardi.  

In Italia resta la rabbia per la morte del giovane in mezzo a una folla rimasta indifferente davanti al massacro quando, tra l'altro, le luci della discoteca erano state spente ed erano state accese quelle bianche usate quando il locale è chiuso. Un contesto mostrato anche dal video postato sul Twitter della polizia catalana in cui è ripreso il terribile calcio scagliato in faccia a Niccolò. Forse è stato proprio quel calcio a provocare l'emorragia interna che ha portato alla morte il ragazzo, arrivato in condizioni disperate all'ospedale 'Trueta' di Girona dove poi è deceduto.