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Le donne hanno probabilità doppie di soffrire di Long Covid

L'Oms: "In due anni di pandemia, in Europa, hanno sofferto di Long Covid 17 milioni di persone. Incremento del 300% dal 2020 al 2021".

Sanitari con la mascherina - foto di repertorio

Mentre la nuova stagione autunnale della pandemia si avvia all'inizio, l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha diffuso nuovi dati sul cosiddetto Long Covid, ovvero quella serie di disturbi debilitanti che può protrarsi per molti mesi dopo un'infezione da Covid: nausea, perdita di appetito, dolori addominali, diarrea, reflusso gastro-esofageo, disturbi del sonno, depressione del tono dell'umore con tristezza, irritabilità, insofferenza, mancanza di interesse nei confronti di attività che prima piacevano, e poi ansia, stress, in alcuni casi psicosi.

Secondo l'Oms, in 2 anni di pandemia hanno sofferto di Long Covid, in Europa, almeno 17 milioni di persone reduci dall'infezione, con un incremento del 307% fra il 2020 e il 2021. Inoltre le donne hanno probabilità doppie di soffrire di Long Covid rispetto agli uomini e il rischio del protrarsi dei sintomi aumenta drasticamente nelle persone che hanno avuto forme gravi della malattia, manifestandosi in una donna su 3 e in un uomo su 5 che hanno avuto necessità di ricovero.

"C'è ancora molto da imparare sul Long Covid - si legge in una nota del direttore regionale per l'Europa dell'Oms, Hans Henri P. Kluge - in particolare come si presenta nelle popolazioni vaccinate e come influisce sulle re-infezioni. Ma resta il fatto che milioni di persone ne soffrono fra Europa ed Asia centrale e non possono continuare a soffrire in silenzio. Servono investimenti e maggiore sostegno".

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