Una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita praticata legittimamente all'estero. Il caso riguarda una coppia lucchese e la Consulta ha accolto le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Lucca.
“La Corte costituzionale - commenta l'assessora regionale al welfare Serena Spinelli - ha detto qualcosa di semplice e giusto: se due donne decidono di avere un figlio insieme, il bambino ha il diritto di essere riconosciuto da entrambe come genitori. I bambini vanno tutelati, non 'messi in attesa'. E nessuna famiglia può essere discriminata”.
“È una sentenza di civiltà, che mette al centro chi conta davvero: i più piccoli. E riconosce finalmente il ruolo di chi ama, cresce e si prende cura. Perché - conclude Spinelli- è giusto stare dalla parte delle famiglie: di tutte le famiglie”.