Cronaca

Frode milionaria nel giro delle società fantasma

La guardia di finanza di Lucca ha segnalato 4 società e denunciato a vario titolo 16 persone per un giro di fatture false da 10 milioni di euro

Una frode fiscale da 10 milioni di euro con evasione d'imposta pari a 2 milioni e 200mila euro, è l'ipotesi accusatoria sulla cui base la guardia di finanza di Lucca ha segnalato 4 società e denunciato a vario titolo 16 persone, eseguendo un'ordinanza cautelare dell’interdizione dall’esercizio di qualsiasi carica societaria nonché il sequestro di disponibilità bancarie.

Le indagini sono partite a fine 2020 e hanno ripercorso circa 5 anni di documentazione contabile e banche dati di una società operante in Lucchesia i cui rapporti con alcuni fornitori avevano insospettito i finanzieri. I fornitori in questione avrebbero avuto le caratteristiche di società fantasma: dinamica 'apri e chiudi', nessuna dichiarazione fiscale, versamenti d'imposta assenti, vendite quasi esclusivamente verso un cliente e riconducibilità alle stesse persone fisiche.

Intercettazioni telefoniche, perquisizioni, analisi dei sistemi informatici sequestrati, audizioni e accertamenti bancari hanno portato gli inquirenti a formulare l'ipotesi che attraverso amministratori occulti e 10 imprese i cui legali rappresentanti sono risultati prestanome sarebbero state emesse fatture per operazioni inesistenti acquistando pallet usati e poi per mascherarne la reale provenienza avrebbe fatto emettere dalle 10 imprese fatture false.

L’impresa saldava gli acquisti mediante bonifici prelevati in contanti dai prestanome. In un caso il prelievo del contante ai bancomat sarebbe stato ripreso in un video.

Le fatture false sono state complessivamente quantificate in 10 milioni di euro, con una conseguente evasione tra fisco Iva ed Ires di oltre 2.200.000 euro. Sono 16 le persone a vario titolo deferite alla procura di Lucca per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati tributari commessi in un contesto illecito, nonché 4 società segnalate per la responsabilità amministrativa dell’ente dipendente da reato.

La guardia di finanza precisa che la misura è stata applicata sulla scorta delle evidenze probatorie sinora acquisite, nell’ambito della fase delle indagini preliminari, e che in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.