"Meglio il carcere". Lo ha ripetuto più volte ai cronisti dei quotidiani locali in alcune interviste pubblicate in questi giorni, l'uomo a cui è stato asportato un rene sano per errore.
"Mi sento uno a cui è crollato il mondo addosso" dice il paziente, imprenditore della Lucchesia, che è stato condannato per bancarotta e stava scontando la pena in carcere, e adesso ai domiciliari. E proprio in carcere al San Giorgio di Lucca gli fu diagnosticato il tumore al rene sinistro. L'uomo infatti ringrazia i medici del carcere per essersi accorti della malattia.
All'ospedale gli avrebbero prospettato la possibilità di un nuovo intervento per asportare la parte del rene malato.
Adesso il paziente spiega che ha messo tutto nelle mani del suo legale per decidere il da farsi.