Cronaca

Incendi appiccati in cella, tensione in carcere

In una delle sezioni del San Giorgio i detenuti hanno iniziato col battere sulle sbarre per poi allagare l'area e appiccare fuochi

Tensione in carcere, l'altra sera, dove nella terza sezione i detenuti hanno prima iniziato a battere sulle sbarre delle celle, finendo con l'allagare l'intera sezione detentiva e con l'appiccare incendi in varie celle. Lo rende noto Giuseppe Proietti Consalvi, vicesegretario generale Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).

Gli incendi, spiega, sono stati "domati grazie all’intervento immediato delle unità di polizia penitenziaria in servizio". "Solo grazie alla professionalità e allo spirito di servizio del personale di polizia penitenziaria - aggiunge Consalvi - si è riusciti a riportare alla calma i detenuti, soprattutto i più facinorosi. Tra l’altro si è dovuto chiedere l’intervento di alcune unità dell’arma dei carabinieri e dei vigili del fuoco che, per fortuna, sono rimasti all’esterno della struttura". 

Consalvi torna a chiedere interventi e più personale, ma anche azioni "per evitare trasferimenti di detenuti facinorosi da altre sedi". E conclude: "Nonostante i vari gridi d’allarme nessun intervento decisivo è stato posto in essere né dal livello regionale tantomeno da quello centrale. Cosa devono aspettare per prendere provvedimenti seri? Ormai è chiaro che, soprattutto a livello regionale, il carcere di Lucca non è preso in alcuna considerazione, anzi il responsabile dell’ufficio detenuti continua ad assegnare detenuti pericolosi".