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Il fisco chiede 74mila euro a un uomo in coma

Ridotto a un vegetale dopo un grave incidente sul lavoro, l'uomo non ha mai ricevuto il risarcimento da 2,5 milioni. Su cui però deve pagare le tasse

L'incidente risale a quasi dieci anni fa: nel 2006 l'uomo, un artigiano di 49 anni, rimane ferito in modo gravissimo mentre si trova al lavoro in una proprietà privata. Entra in coma non appena giunto in ospedale e non ne esce più. 

La famiglia chiede e ottiene dal tribunale di Lucca un risarcimento da 2,5 milioni di euro. Ma la controparte è nullatenente e il risarcimento rimane solo sulla carta. Non per il fisco però: nell'agosto dello scorso anno la famiglia si vede recapitare un avviso di pagamento di oltre 74mila euro. Il 3 per centro del totale del risarcimento, giustificato come imposta di registro.

Una storia incredibile, raccontata dal quotidiano il Tirreno, che ha però un lieto fine. I famigliari dell'uomo si rivolgono a un avvocato e la commissione tributaria provinciale di Lucca annulla l'avviso dell'Agenzia delle Entrare condannandola a pagare 7mila euro per le spese legali.