Il video bollente di lei al suo lui finisce condiviso in una chat, e scatta la denuncia. A presentarla è stata una giovane lucchese, che si è recata dalla polizia postale dopo che quelle immagini, pensate per rimanere nell'intimità di coppia, sono state diffuse tramite Whatsapp.
Le indagini degli investigatori hanno portato alla denuncia di 7 persone. La condivisione sarebbe avvenuta a seguito di una violazione del cloud del fidanzato, reale destinatario del filmato autoprodotto dalla ragazza.
Non è il solo caso di reato a sfondo sessuale via web su cui la polizia postale si è concentrata nei mesi scorsi. Un cittadino della provincia lucchese ha infatti sporto denuncia per Sextortion - il termine nato dalla crasi delle parole inglesi sex e extortion che indica il reato di estorsione sessuale via web - e nell'ambito dell'indagine avviata sono state individuate 6 persone che trasferivano il denaro provento di reato in Costa d’Avorio.