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Lucchini, Rossi chiede a Smc di mostrare le carte

Il Governatore commenta con ironia e una punta di diffidenza la notizia dell'aumento di capitale da 2 milioni a 2 miliardi della società tunisina

"Sì, anche io e mia moglie abbiamo deciso una ricapitalizzarci". Così, con una battuta, il presidente regionale Enrico Rossi, in visita a Lucca, commenta l'annuncio da parte della società Smc del magnate giordano Khaled Al Habahbeh, di una ricapitalizzazione da 2 miliardi di dollari in vista della presentazione dell'offerta vincolante per l'acquisizione delle acciaierie Lucchini di Piombino. Come dire: meno annunci, è il momento dei fatti. "Battute a parte - precisa lo stesso governatore - c'è una procedura aperta nelle ani del commissario Nardi, di dichiarazioni sui giornali se ne fanno troppe, mentre dagli ambienti economici ci attendiamo impegni seri, altrimenti si rischia di creare illusioni e distogliere l'attenzione sulle cose che vanno fatte".

Quattro in particolare, quelle irrinunciabili per Piombino, secondo il governatore toscano: la riconversione ecologica del polo siderurgico e dell'area a caldo, gli investimenti per il collegamento viario tra il porto e la variante Aurelia, la realizzazione della autostrada Tirrenica, ed infine la partita legata al porto, "ovunque vada la Concordia". Una rinuncia dunque da parte della Toscana allo smantellamento del relitto? No, non ancora almeno: "Io continuerò a battermi perché la Concordia venga smantellata a Piombino - tiene a ribadire Rossi - intanto dico che siamo riusciti ad avere dal governo l'impegno per lo smaltimento delle navi militari, elemento di prospettiva e di sicurezza ancora maggiore rispetto alla Concordia, che pure rimane un obiettivo". Cui si aggiunge l'ipotesi legata al "refitting delle grandi navi", ovvero alle operazioni di manutenzione e ammodernamento delle imbarcazioni da crociera: "Su questo - assicura Rossi - abbiamo verificato esserci l'interesse da parte degli armatori".