L'omicidio è avvenuto la notte fra domenica e lunedì nell'abitazione della vittima, Raffaele Ciriello, 51 anni, fabbro di professione. il figlio Giacomo ha atteso che il padre rientrasse a casa per poi freddarlo con un colpo di fucile sparato a bruciapelo. Poco prima Giacomo aveva sparato un colpo in aria per assicurarsi che la doppietta, regolarmente detenuta da Raffaele, fosse funzionante. A innescare la sua furia omicida l'ennesimo litigio avvenuto a cena, le parole che la vittima avrebbe pronunciato contro l'ex moglie. Poi l'uomo era uscito e, al suo rientro, la tragedia si è compiuta.
Il giovane voleva uccidere: alcuni anni prima i genitori si erano separati e da allora lui era sprofondato nel disagio, interrompendo anche gli studi. Da circa un mese aveva ricominciato a frequentare il padre ma i rapporti erano tesi e una nuova relazione sentimentale intrecciata dal fabbro con un cugina aveva aggravato la tensione.
Dopo il delitto Giacomo ha telefonato ai carabinieri e li ha attesi nel piazzale di casa. Davanti al pubblico ministero che poi l'ha interrogato ha pronunciato poche parole: "ho fatto quel che dovevo".