Politica

M5S, il taglio degli stipendi si può fare

Il direttore generale del Consiglio regionale ha dato il nulla osta alla proposta dei cinque stelle. Giannarelli: "Restituiremo oltre 5mila euro"

I consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, guidati dal candidato governatore Giacomo Giannarelli si sono presentati a Palazzo Panciatichi a Firenze per verificare la fattibilità della loro promessa elettorale: quella di autoridursi lo stipendio.

I dirigenti e il direttore generale del Consiglio regionale hanno dato il loro via libera alla misura. "Ci e' stato assicurato - ha spiegato Giannarelli all'agenzia Dire -, che il taglio dei privilegi può avvenire indipendentemente dall'esistenza di una legge, perchà possiamo restituire i soldi nel conto corrente della Regione e in quel modo procedere alla donazione nella forma che valuteremo, in favore dell'edilizia scolastica o del micro-credito".

I conti sono semplici: dai 7.400 euro di indennità lorda che percepiscono i consiglieri, i cinque stelle restituiranno 2.400 euro. A questi si aggiungeranno le indennità aggiuntive previste per i presidenti di commissione piuttosto che per i vicepresidenti del consiglio. "Complessivamente - ha detto Giannarelli -, noi andremo a rimborsare ai toscani circa la meta' di questi 11 mila euro".

Porte aperte, poi alla proposta arrivata dal segretario del Pd toscano, Dario Parrini, che ha ipotizzato di livellare gli stipendi degli inquilini di Palazzo Panciatichi a quelli del sindaco di Firenze. 

"Ci convince il tetto massimo - ha commentato Giannarelli - ma poi sappiamo che in questi casi si dimenticano le indennità aggiuntive oppure i rimborsi forfettari".