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M5S 'Stop alla scadenza del rimborso Publiacqua'

Secondo il M5S è impensabile che a sei giorni dalla scadenza per richiedere il rimborso di Publiacqua non si sappia con precisione chi può accedervi

Il Movimento 5 Stelle denuncia la poca trasparenza di Publiacqua, azienda che gestisce i servizi idrici a Firenze, per gli errori negli elenchi per il rimborso ai cittadini e i problemi sulla banca dati della società. Secondo Miriam Amato, consigliere comunale del movimento e il deputato Samuele Segoni, membro della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati è necessario rinviare i termini per i rimborsi del servizio di depurazione perché solo una minima parte di cittadini ha avviato la procedura. La scadenza è stata fissata al 30 settembre.

“Paradossalmente anche molti Comuni che hanno promosso campagne informative non hanno provveduto a richiedere il rimborso per le loro stesse utenze e nella maggior parte dei casi si tratta di cifre rilevanti, essendo numerosi gli allacciamenti a loro intestati (palestre, uffici, fontanelli, scuole, aziende). Si profila un mostruoso danno erariale per il quale i sindaci saranno chiamati a rispondere” sottolineano la consigliera in Palazzo Vecchio Miriam Amato ed il deputato Samuele Segoni.

Il M5S sottolinea che la Sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la tariffa riferita al servizio di depurazione se l'utente non è allacciato a tali impianti. Arbitrariamente è stato fissato il 30 settembre come scadenza per presentare richiesta di rimborso da parte degli utenti.

“L'Autorità Idrica ci ha fornito un elenco con le utenze aventi diritto al rimborso – sottolinea ancora il deputato Samuele Segoni – ma la cui attendibilità è dubbia. Attraverso controlli incrociati tra le utenze di Tavarnelle Val di Pesa ed il sito www.publiacqua.it/servizi/rimborso, abbiamo appurato un margine di errore del 5%” prosegue il M5S.

Il Movimneto allo stesso tempo denuncia la confusione nella banca dati internet di Publiacqua: “Ieri il sito forniva risultati diversi rispetto a qualche giorno fa su chi avesse o meno diritto di accedere ai rimborsi. Ad esempio le 1640 utenze di Signa aventi diritto al rimborso verificate in data 12/09/2014, ieri risultavano tutte non aventi diritto. Errori, cattiva gestione del sito internet o azione premeditata di Publiacqua?” si domandano Miriam Amato e Samuele Segoni.

Contemporaneamente la stessa società mista che si occupa del servizio idrico per le province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo ha inviato delle lettere agli utenti per informare del rimborso: “Purtroppo non sappiamo al momento a quanti utenti siano state inviate, in quanto non tracciabili. Così come non saranno tracciabili le richieste inviate per i rimborsi”.


Guarda le dichiarazioni di Miriam Amato, consigliere comunale M5S, e di Samuele Segoni, membro della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati