Motori

296 Speciale, la Ferrari più emozionante di sempre

Presentata la nuova versione della Berlinetta col V6 ibrido, svelata in contemporanea anche in versione Aperta. Arriverà nel 2026: ecco quanto costerà

La nuova Ferrari 296 speciale

Anche se il marchio in questione è celeberrimo e ha fatto la storia dell’auto a livello mondiale, ogni nuovo “parto” è sempre, comprensibilmente, una piccola incognita. Come sarà accolta la neonata? Reggerà il confronto coi modelli più riusciti del passato? Già, perché ci sono auto - e quelle col Cavallino rampante sul cofano non fanno eccezione - che si guidano. E poi ci sono auto che ti rapiscono. Bastano pochi secondi, una curva affrontata con la giusta pressione sul pedale dell’acceleratore, il sound che ti entra nello stomaco, e capisci che davanti a te c’è qualcosa di diverso. È quella scintilla che Ferrari ha voluto inseguire, senza compromessi, fin dal primo schizzo sul foglio bianco. Il risultato? Un’esperienza di guida che non si misura in numeri, ma in battiti cardiaci; più frequenti del solito.

La missione era tutt’altro che semplice, almeno sulla carta: costruire la Rossa più divertente di sempre da guidare. Il risultato? Un parto gemellare. Due nuove berlinette dal cuore ibrido, la 296 Speciale e la sua sorella a cielo aperto, la 296 Speciale A. Due nomi che entrano di diritto nella stirpe delle "speciali" di Maranello, spinte dalla voglia di alzare ancora l’asticella dell’emozione.

Sotto al cofano c’è lo stesso V6 biturbo da 3 litri già noto, potenziato però fino a 880 Cv grazie all’ibrido plug-in con modalità extraboost. Lo 0-100 km/h è da brividi: appena 2,7 secondi. Ma i numeri non raccontano tutto. La vera differenza - riscontrata di colpo in occasione della presentazione, a casa Ferrari - la fa la sensazione al volante: è una macchina che ti cerca, ti coinvolge, ti trascina. Una Ferrari pensata per chi ama guidare sul serio. I tecnici hanno limato ogni grammo. Con risultati eccellenti: 50 chili in meno rispetto alla 296 Gtb, grande abbondanza di materiali leggeri come carbonio e titanio, interni essenziali ma curati, con fibra e Alcantara ovunque. Anche l’aerodinamica ha fatto un salto avanti, con soluzioni attive prese in prestito dal mondo delle corse.

Lo stile? Più "cattivo", più puro, più pistaiolo. Il team dei progettisti ha lasciato da parte il lusso superfluo per abbracciare un’estetica funzionale, dove ogni dettaglio ha uno scopo ben preciso. E la spider, nonostante il tetto retrattile, conserva proporzioni da coupé senza perdere niente quanto a grinta e fascino. Non sarà un’edizione numerata, ma chi ne avrà una saprà di guidare qualcosa di speciale. Il prezzo? Non certo per tutti: 407mila euro per la Speciale, 462mila per la A. Le consegne inizieranno nel 2026, ma l’adrenalina è già nell’aria e sta rapidamente contagiando il popolo del Cavallino, in tutto il mondo.