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La corsa a sorpresa delle tartarughine verso il mare

I tentativi di nidificazione della Caretta Caretta all'Elba parevano falliti. Poi, all'alba, i bagnini hanno visto spuntare dalla sabbia una testolina

La nascita delle tartarughine Caretta caretta

I tentativi di nidificazione della Caretta Caretta all'Elba parevano falliti e ormai sull'isola ci si era messi l'animo in pace. Poi, stamani all'alba, sulla spiaggia di Sant'Andrea due bagnini hanno visto spuntare dalla sabbia una testolina. Poi un'altra. Una pinna, due pinne, il guscio: sì, da quel buco sotto a un lettino uscivano tartarughine che avviavano la loro corsa verso il mare.

E' stata una sorpresa, una notizia che il responsabile mare di Legambiente Toscana Umberto Mazzantini ha definito "non solo inaspettata ma addirittura inaspettabile". Invece eccoli lì, alle prese con la schiusa in un tratto di spiaggia - fa sapere la guardia costiera - ricadente nel Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Dopo queste prime tartarughine, si ipotizza che nei prossimi giorni altre nasceranno fino a un numero plausibilmente tra i 50 e i 100 esemplari. Dopo l'avvistamento tutti si sono mobilitati per proteggere il nido e i piccoli. Sul posto, insieme al personale della capitaneria di Portoferraio e dell'ufficio marittimo di Marciana Marina, sono accorsi 7 volontari di Legambiente che con i bagnini hanno messo in sicurezza dell’area attorno al nido, delimitandolo con pali in legno e rete ombreggiante.

Il personale della guardia costiera per agevolare il passaggio delle piccole tartarughe ha creato un corridoio disponendo lo spostamento di attrezzature balneari e natanti nel mare davanti al nido. Contattati anche l'Istituto zooprofilattico sperimentale e le università di Pisa e di Siena per l’attività di ricerca scientifica, per la successiva apertura del sito di nidificazione che si svolgerà nei prossimi giorni. Il sito continuerà ad essere vigilato e monitorato dai volontari di Legambiente per circa una settimana.